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La storia dei funghi medicinali: l'uso tradizionale e le loro proprietà speciali
Da millenni i funghi vitali fanno parte integrante delle antiche arti curative, soprattutto in Asia. Questi funghi non erano considerati soltanto alimenti, ma veri e propri tesori della natura, apprezzati da re, imperatori e guerrieri per i loro effetti unici. L’antica scienza della micoterapia – l’utilizzo dei funghi nella tradizione salutistica – affonda le sue radici nelle grandi civiltà di Cina, Giappone ed Egitto.
Il Reishi, il “fungo dell’immortalità”, era ad esempio riservato all’imperatore della Cina e alla sua corte. Questo fungo era apprezzato per le sue particolari proprietà ed era simbolo di longevità e vitalità. Gli imperatori cinesi gli attribuivano un’azione benefica sul “Qi” – l’energia vitale – e lo utilizzavano per trovare calma e serenità.
Il Cordyceps, l’“oro dei re dell’Himalaya”, era un altro fungo vitale che occupava un ruolo speciale nella tradizione tibetana e cinese. I sovrani e i guerrieri asiatici lo consideravano una fonte di resistenza e vigore, poiché li aiutava a rafforzarsi e a mantenere le proprie capacità fisiche.
Lo Shiitake, il “fungo elisir imperiale”, era molto apprezzato in Giappone e utilizzato per generazioni. Il suo impiego era legato all’equilibrio interiore ed era considerato un rimedio fortificante, stimato dagli imperatori e dai samurai.
Oggi, grazie alle moderne ricerche scientifiche e alla micoterapia, riscopriamo le proprietà straordinarie di questi funghi funzionali. L’antica scienza che li riguarda offre un modo naturale per sostenere corpo e mente – un autentico tesoro della natura che ha dimostrato la sua efficacia nel tempo e che può favorire una sensazione di equilibrio nella vita quotidiana.
COSA SONO I FUNGHI VITALI?
Che cosa sono in realtà i funghi vitali? I funghi non sono soltanto gustosi contorni come i champignon o i porcini. Rappresentano un regno biologico a sé, né pianta né animale. Il corpo fruttifero visibile è solo la punta dell’iceberg: il vero fungo vive come micelio, nascosto sotto terra o nel legno. Una rete gigantesca e finemente ramificata.
I funghi sono tra gli esseri viventi più antichi della Terra e la loro influenza sugli ecosistemi è enorme. Decompongono la materia organica, riforniscono gli alberi attraverso il cosiddetto “Wood Wide Web” di acqua e nutrienti e persino comunicano tra loro. Non stupisce quindi che abbiano effetti anche sull’essere umano, sia internamente che esternamente.
Funghi vitali: cosa li distingue
I funghi vitali sono specie particolarmente ricche di sostanze bioattive. Non offrono solo vitamine e minerali, ma anche polisaccaridi speciali (come i beta-glucani), triterpeni, antiossidanti e altri composti che possono influenzare il nostro sistema immunitario, le cellule e la vitalità.
Funghi vitali vs. altri funghi
Non tutti i funghi sono funghi vitali. I funghi vitali non sono allucinogeni, non sono muffe e non sono farmaci. Sono integratori alimentari che possono essere utilizzati in modo preventivo o complementare a sostegno dell’organismo, ad esempio nella micoterapia, una pratica naturopatica basata sui funghi.
Mentre i funghi commestibili convincono soprattutto per il gusto, nei funghi funzionali sono le sostanze bioattive ad essere al centro dell’attenzione. Molti di essi sono utilizzati da millenni nella Medicina Tradizionale Cinese: Reishi, Cordyceps, Hericium e altri sono considerati autentici tesori della natura.
COSA NON SONO I FUNGHI VITALI
I funghi vitali non sono miracolosi. Non sostituiscono una terapia medica e non agiscono dall’oggi al domani. La loro forza risiede nel sostegno dolce e a lungo termine dell’organismo, soprattutto in combinazione con uno stile di vita sano.
Non vanno confusi con i cosiddetti “Magic Mushrooms”, funghi allucinogeni che rientrano nella legislazione sugli stupefacenti. I funghi vitali non hanno alcun effetto psicotropo. Ciò che fanno è più sottile: regolano, armonizzano e nutrono – a livello cellulare.
COSA CONTENGONO I FUNGHI VITALI?
I funghi vitali offrono una combinazione altamente concentrata di:
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Beta-glucani
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Polisaccaridi
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Triterpeni
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Sostanze vegetali secondarie (p. es. polifenoli, flavonoidi)
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Minerali (calcio, magnesio, zinco, ferro)
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Vitamine (soprattutto del gruppo B e vitamina D)
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Ergosteroli
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Aminoacidi essenziali
Questa composizione varia a seconda della specie, ma è sempre complessa. Ed è proprio questo a rendere i funghi interessanti per la micoterapia: non agiscono in modo isolato, ma come una rete naturale di sostanze, quindi in maniera sinergica.
FUNGHI VITALI E STUDI SCIENTIFICI
A che punto siamo con la ricerca? È vero: molti studi sui funghi vitali sono ancora agli inizi. Gran parte delle ricerche si basa su studi in vitro o su animali. Le ricerche cliniche sull’uomo sono in aumento, ma non ancora ampiamente disponibili, anche a causa degli alti costi, che di solito solo le grandi aziende farmaceutiche possono sostenere.
Per questo motivo, in Europa non si possono fare promesse mediche. I funghi vitali sono considerati legalmente integratori alimentari e non farmaci. Ciò non significa che siano privi di effetto, ma che la base scientifica non è (ancora) sufficiente per un riconoscimento ufficiale come medicinale.
In paesi come Giappone, Cina o Stati Uniti, invece, si è più avanti: lì estratti di funghi come Reishi, Coriolus o Cordyceps vengono già utilizzati come supporto complementare in oncologia.
SICUREZZA E QUALITÀ: A COSA FARE ATTENZIONE
Il rischio maggiore nei prodotti a base di funghi non deriva dai funghi stessi, ma dalla scarsa qualità. Metalli pesanti, pesticidi, muffe – tutto questo può trovarsi in prodotti di bassa qualità. Per questo motivo è fondamentale:
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Acquistare solo prodotti controllati e certificati
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Verificare l’origine (meglio se UE o coltivazione controllata)
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Richiedere analisi di laboratorio, soprattutto per gli estratti liquidi
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Consultare un medico in caso di assunzione di farmaci
Sebbene i funghi vitali siano generalmente ben tollerati, a seconda dell’estratto e del dosaggio possono verificarsi interazioni con medicinali. Questo riguarda in particolare il Cordyceps (in caso di anticoagulanti) o il Reishi (in caso di immunosoppressori).